Upon inspiration of this poem

DA QUESTE NODOSE MANI (1938)

da queste nodose mani
(e pallide)
lascio contare i rabbiosi giorni
gli dei del dolore sul carro di Elios
ed i corpi unisonanti d'un dies irae

Da queste nodose mani
(e pallide)
tutto si ritrae
come le antenne di una lumaca impaurita

Come il tuo volto rapito dall'oscurità
la mia anima dalla notte dell'intelletto
e i loro verbi soffocati di sterco

Reggeranno libri in fuga
tra le fiamme di un inferno su cui
pendono corde di una speranza senza patria.

E scaveranno solchi come tarli tra le cortecce
sfioreranno porte come i più timidi amanti
e agiteranno il mare in un caotico nuoto
fino a che, prima d'esser battute,
mi solleveranno sulle rive d'un antipodico Ade

Sostenetemi il mento
or che giunge il primo sole
e siate unica nostalgia,
mie nodose mani,
della ferrosa terra che vi ha plasmato

Vasili Tinerescus, poet and physician, b. 1897, Baia Mare, Romania, - d. Invercargill, New Zealand, 1950

Image Credits: Maladjust maladjust.deviantart.com
maladjust.deviantart.com/art/h...rtrait-19336606

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